In una villa settecentesca, nella campagna toscana, agli inizi degli anni '60 il marchese Pier Girolamo Bargagli Bardi Bandini e il geniale tecnico Narciso Cristiani progettarono e costruirono la loro auto elettrica, proponendo una mobilità alternativa, ad inquinamento zero, in un mondo con una coscienza ambientale ancora da sviluppare, con il riscaldamento delle abitazioni a gasolio e nel pieno boom della benzina super.
Una scelta controcorrente, maturata nella limonaia della villa di Poggio Adorno, tra Santa Croce, Castelfranco di Sotto e Fucecchio. In quella piccola officina fu ideata la prima auto elettrica prodotta in serie, una micro-car (diremmo oggi) che sapeva adattarsi alle strade delle città più trafficate, trovando parcheggio anche negli spazi più ridotti e soprattutto non inquinando affatto.